Dillo!
Dillo! di Teresa Porcella e Gusti è stato una vera sorpresa. Il libro ci ha infatti inizialmente attratto per la possibilità di diversificare le modalità di fruizione della storia (tramite versione cartacea e versione digitale multilingue), e ci ha poi definitivamente conquistato per le potenzialità inclusive insite nella sua costruzione narrativa. Doppio bingo, insomma!
Ma andiamo con ordine. Dillo! fa parte della recente collana MuMu di Telos che offre una duplice esperienza di lettura: in formato cartaceo e in formato digitale. Quest’ultimo, attivabile tramite scansione di QR code, propone le medesime illustrazione del primo arricchite da una minima animazione e la medesima scansione in pagine. Rispetto al cartaceo, però, consente di visualizzare e ascoltare il testo in 4 lingue diverse: italiano, inglese, russo e cinese. Selezionando la lingua preferita con un click sul mappamondo che compare in alto a sinistra, è possibile cambiare infatti sia la lingua del testo scritto sia quella dell’audio ad esso associato. Già solo in questo modo, il libro permette di raggiungere facilmente un’ampia gamma di lettori potenzialmente più fragili: quelli che non padroneggiano l’italiano (e può essere il caso dei destinatari ultimi del libro, ossia i bambini, ma anche dei mediatori che desiderano condividere con questi ultimi la lettura) e quelli che prediligono l’ascolto alla decifrazione del testo scritto. Inoltre, optando per una soluzione ibrida, Dillo! riesce a tenere insieme i benefici di un’esperienza di lettura tangibile e fisicamente esperibile tramite il libro di carta e i vantaggi in termini di personalizzazione che solo la tecnologia può garantire.
Veniamo al contenuto. Il libro – un cartonato robusto e quadrato – racconta di un gatto birichino che si ostina a rubare al suo padrone oggetti di uso quotidiano: calzini, berretti, guanti e zollette di zucchero. Tutto lascerebbe pensare a una strategia antifreddo ma una gustosa sorpresa aspetta il lettore all’ultima pagina! La struttura del libro è efficacemente iterata, sia nelle scansione (l’umano rimprovera il gatto per il furto – il gatto si interroga sulle affermazioni dell’umano) sia nella costruzione delle frasi. Questo fa sì che il racconto, già di per sé minimale e su misura per lettori alle prime armi, possa essere più facilmente compreso e fatto proprio, oltre che gioiosamente anticipato e condiviso in una lettura ad alta voce. Teresa Porcella offre infatti al mediatore un testo perfetto da interpretare insieme e capace di tenere desta l’attenzione anche di chi è meno abituato alla lettura. Le illustrazioni di Gusti, dal canto loro, sono un’esplosione di colore che solletica l’occhio e sottolinea il tono scanzonato del racconto, pur senza distrarre o confondere. Il tratto dell’autore argentino è infatti essenziale e pulito, concorrendo in maniera determinante ad accompagnare il lettore in un’esperienza di lettura spassosa, piena e appagante.