Via delle favole
Recensione pubblicata il: 18/02/2014
Calvino diceva che “le fiabe sono vere”. Ecco, Daniel, Matilda e Tommy, i tre bambini protagonisti di Via delle Favole, prendono lo scrittore davvero alla lettera. La loro estate si anima infatti quando Matilda inizia a trovare insolite somiglianza tra gli abitanti del quartiere e i personaggi delle fiabe più note: dall’uomo con una moglie molto più giovane e una barba dalle sfumature blu alla ragazza dai lunghi capelli sempre chiusa in casa, dalla fanciulla che vive con sette ometti all’uomo dal naso schiacciato come un porcellino. Fino alla signora Ellison: una misteriosa dama che vive in una villetta un po’ discosta, che accoglie bambini in difficoltà e che li delizia con ghiottonerie fino a che non scompaiono d’improvviso. Quanto sarà reale la sua somiglianza con la strega di Hansel e Gretel? Il racconto invita a scoprirlo con il fiato sospeso fino e anche dopo l’ultima pagina.
L’autrice gioca infatti con il carattere un po’ macabro delle fiabe vecchio stile, che poco si premuravano di concedere un finale lieto a tutti i costi. Ci si trova perciò qui a fare i conti con un epilogo brividoso poco consueto e poco adatto a lettori minimamente fifoni. Questo arriva, d’altra parte, un po’ a sorpresa, a chiudere un racconto tutto giocato sull’allusione a fiabe arcinote che assottigliano il confine tra fantasia e realtà. La storia è inserita dalla casa editrice Sinnos nella collana ad alta leggibilità Leggimi! e presenta perciò una serie di accorgimenti tipografici che ne agevolano la lettura anche in caso di DSA.
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