Susan Duckling e il caso del raffreddore scomparso
Recensione pubblicata il: 10/06/2022
La maestra di Susan è un tipo così gentile e premuroso che quando, di punto in bianco, inizia a mostrarsi scontrosa e arcigna, Susan si insospettisce immediatamente. Forte del successo della sua prima indagine (Susan Duckling e il caso del regalo di compleanno), la bambina ottiene di poter affiancare il padre nelle ricerche volte a svelare il perché di un cambio così inspiegabile e repentino. Grazie a pedinamenti, supposizioni e raccolta di indizi come orecchini spaiati e reazioni cagnesche, Susan riesce a ricomporre l’intricato puzzle investigativo con una logica da 10 e lode!
Ambientato in una Londra del secolo scorso, tra pipe, bombette e vetture scoppiettanti, Susan Duckling e il caso del raffreddore scomparso fa seguito al primo volume della serie che vede protagonista la figlia del commissario Duckling. Fresca e accattivante, la serie è intrisa di un certo humour inglese ed è animata da alcuni personaggi ricorrenti – come l’immodesto papà di Susan o il paziente agente Puddle – che ruotano attorno alla bambina e aggiungono tocchi british e qualche sorriso alle sue indagini. Queste ultime, dal canto loro, sono tutte molto lineari e minimali, capaci di risolversi in un tempo misurato, senza correre il rischio che i lettori meno forti si annoino.
Questo aspetto, unito alla frequenza delle illustrazioni e al ruolo importante che viene loro riservato, così come alla scelta di stampare il testo con alcune caratteristiche di alta leggibilità (font leggimi, spaziatura maggiore tra lettere, parole e righe, sbandieratura a destra, come tipico di tutti i titoli della collana Piccole piume di Pelledoca), fanno dei libri di Susan Duckle una proposta frizzante e abbordabile anche per lettori dislessici.
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