Si vede non si vede
Recensione pubblicata il: 30/09/2013
Ad ogni pagina sfogliata del nuovo libro di Minibombo pare di spegnere e riaccendere la luce, ritrovandosi di fronte uno scenario sempre nuovo: una volta un prato, un’altra il cielo, un’altra ancora una strada o un campo di fragole. Non solo, in ogni nuovo contesto si ritrovano anche il coccodrillo, la gallina con prole, l’ippopotamo, il topino e le altre bestiole protagoniste del volume: sempre nella stessa posizione, con le forme accennate e gli occhi strabuzzati.
Restano immobili questi personaggi, come allo scoccare del tic-tac dell’orologio di Milano, e danno luogo a scene bizzarre in cui l’elefante fa bolle sott’acqua o l’orso attraversa la strada a due corsie. Ma quel che è più buffo, in questo libro senza parole, è che i colori netti e vivaci che caratterizzano non solo lo sfondo ma anche gli animali, li rendono a turno invisibili se non per qualche dettaglio, come una zanna, un becco o due narici sparpagliate qua e là. Lo sa bene il camaleonte che – sfortuna sua e spasso nostro – non compare che in prima pagina e sbuca in seguito solo con gli occhi.
Così, attraverso pagine che non raccontano una storia complessa ma che suggeriscono possibili viaggi immaginari, Si vede non si vede stimola un’interazione giocosa con l’oggetto-libro. La stabilità, poi, delle figure, delle loro posizioni e dei loro colori rende la fruizione del volume piuttosto agevole e rassicurante.
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