Lo sgabuuuzzino
Recensione pubblicata il: 13/04/2023
A un occhio distratto, alcuni muri di casa potrebbero sembrare più importanti di altri. In bella vista e illuminati dal sole, quei muri di ingressi, salotti, camere da letto vengono curati e abbelliti con ogni sorta di complemento. E dei muri degli sgabuzzini, invece, che ne è? In pochi, in effetti, se ne preoccupano. Tanto quelle pareti se ne stanno lì, al chiuso e al buio, a contenere carabattole e oggetti di poco conto. Può succedere, però, che uno di quei muri se la prenda a male, decida che non ci sta e metta in piedi una protesta bella e buona, con tanto di brutti tiri ai proprietari di casa distratti. Al signor Gino, protagonista de Lo sgabuuuzzino, per esempio, è capitato. Colto alla sprovvista da ululati e spaventi dalla misteriosa provenienza, l’anziano signore viene portato a vedere sotto una nuova luce gli oggetti che ha riposto nella stanza più bistrattata della casa, riscoprendo ricordi a cui restituire un nuovo valore.
Lo sgabuuuzzino nasce in seno a un progetto dedicato all’accessibilità della lettura curato da una rete di biblioteche toscane e intitolato Biblioteca per tutti i sensi. Scritto da Anisa Durmishai e illustrato da Veronica Sarti, il libro è stato confezionato seguendo il modello di simbolizzazione inbook che prevede simboli wls in bianco e nero, testo e icona racchiusi all’interno del medesimo riquadro, supporto visivo per i singoli elementi testuali e presenza di qualificatori di tempo, genere e numero. Contraddistinto da illustrazioni piacevoli prive di dettagli superflui, dai colori pastello e dalla funzione perlopiù rafforzativa rispetto al testo, il libro risulta apprezzabile per una lettura ad alta voce soprattutto in virtù della presenza di numerose onomatopee e di una struttura narrativa iterata.
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