La sfida di Lepre e Riccio
Recensione pubblicata il: 30/09/2022
Un mattino come tanti, ai piedi della collina, qualcosa pare turbare gli animali. Il cervo, i cinghiali e persino lo scoiattolo sembrano più mogi del solito e Riccio, sceso al campo di mais per raccogliere qualche pannocchia, ne scopre presto il motivo. Lepre ha, infatti, preso possesso del campo, sostenendo di essere arrivata per prima e dunque di avere diritto di proprietà. Riccio, dal canto suo, non è veloce quanto l’animale dalle lunghe orecchie ma è decisamente furbo e così propone a Lepre una gara di corsa con la quale decidere a chi spetti davvero il campo di mais. Spavalda, Lepre accetta, ignara che Riccio abbia messo a punto un ingegnoso piano per arrivare primo. Certo, c’è di mezzo un piccolo inganno ma in fondo è a fin di bene: tutti (ma proprio tutti!), al termine della corsa, potranno beneficiare di un campo in cui c’è posto sì per il mais ma anche per seminare amicizia e condivisione.
Se fosse esclusivamente per la trama, La sfida di Lepre e Riccio non sarebbe che una piacevole favola illustrata di grimmiana memoria (benché l’originale avesse un finale ben più truce!). E invece ci sono due aspetti che rendono questo libro tutto fuorché ordinario. Il primo è il fatto che inquadrando con lo smartphone o il tablet il QRcode stampato sulla prima pagina, il lettore può beneficiare della lettura in Lingua dei Segni Italiana. Quest’ultima, caricata sulla piattaforma tellyourstories (www.tellyourstories.org), presenta un interprete che narra la storia attraverso i segni mentre le illustrazioni del libro gli scorrono a fianco. Il video è pulito, chiaro e realizzato in maniera esteticamente gradevole. Per garantire la piena condivisibilità del racconto, libro e video devono andare di pari passo perché il primo contiene solo il testo in italiano mentre il secondo solo il testo in LIS. Il secondo aspetto che caratterizza La sfida di Lepre e Riccio è il fatto che la fiaba cui è ispirata sia stata rielaborata in maniera tale da inserirvi degli elementi caratteristici della cultura sorda. Così, per esempio, il libro si apre con Riccio che sfida i suoi piccoli a trovare un segno in cui la mano indichi il numero tre. Analogamente, gli amici di Riccio paiono festeggiare la vittoria con un applauso “segnato”, con le mani che si muovono in alto e, fin dalla copertina, Lepre è ritratta come se stesse replicando un gesto che ne esalta la sbruffoneria e la certezza di vincere.
L’idea che sta alla base di questo lavoro, che rientra all’interno del progetto InSegnare le favole di Mason Perkind Deafness Fund, è che le storie hanno un grosso potere in termini di creazione e condivisione di immaginari: ecco, allora, che consentire ai bambini sordi di ritrovare frammenti della loro quotidianità nei racconti e ai loro compagni di entrare in contatto con quest’ultima attraverso la narrazione, significa costruire occasioni semplici ma fruttuose di scambio e incontro.
La sfida di Lepre e Riccio è acquistabile con una donazione minima di 18 (comprensiva di spese di spedizione del volume) alla Mason Perkins Deafness Fund. Maggiori informazioni sul progetto sono reperibili qui.
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