La canzone degli insetti
Recensione pubblicata il: 20/06/2024
Franco Cosimo Panini ha portato in Italia una piccola serie di deliziosi cartonati di grande formato firmati da Thierry Dedieu, poliedrico autore francese che sa combinare in maniera originale ed efficace sguardo scientifico e indole artistica.
La collana si rivolge a un pubblico di piccolissimi e si compone di volumi in bianco e nero dalle pagine ampie, resistenti e sufficientemente spesse da potersi tenere in piedi da sole. Attraenti fin dalla nascita, i titoli che la compongono si caratterizzano per le grandi figure nere che spiccano senza fronzoli sulla pagina bianca e che delineano un mondo naturalmente incantevole.
La canzone degli insetti, in particolare, propone una breve successione di pagine (12 in tutto) su cui si stagliano dapprima le grandi sagome di un coleottero, di una mantide e di una libellula (uno per doppia pagina), poi uno scenario erboso che pullula di creature volanti e non, e infine una raccolta di onomatopee che descrivono acusticamente quanto visto vino ad allora. A una prima parte del tutto priva di parole fa seguito, dunque, una seconda composta solo di suoni. Gli insetti cantano, come ci dice in effetti il titolo del libro, e il loro concerto è un’armonica combinazione di Bzzz, Cricricri, ssh ssh ssh e flap falp flap tutta da ascoltare e da riprodurre.
Le figure di Dedieu sono ad alto contrasto, precise e nette, così da risultare ben riconoscibili da parte di bambini che abbiano in minimo di esperienza della natura, e allo stesso tempo ammalianti per chi da poco si sia affacciato al mondo. Il libro si presta in questo senso a letture, osservazioni ed esplorazioni trasversali per età e abilità all’interno delle quali è l’incanto dei contrasti e delle sonorità a fare da guida e da filo conduttore.
Caratteristiche del supporto:
Caratteristiche del contenuto:
Caratteristiche del testo:
Caratteristiche delle immagini:
Ti potrebbe interessare anche