La banda della zuppa di piselli
Recensione pubblicata il: 19/12/2022
A volte le cose migliori della vita capitano per una serie di fortunate coincidenze. Per esempio, se la maestra non avesse spostato Evi nel banco vicino a Nils e negli stessi giorni dalla Siria non fosse arrivata Lina, forse i tre non sarebbero diventati una banda di detective, non avrebbero seguito un caso complicatissimo e non avrebbero scoperto l’inaspettata storia della nonna di Nils. Ma soprattutto non sarebbero diventati tre amici strettissimi e dato un senso vero a quella parola – “integrazione” – che ai grandi tanti piace dire e sbandierare.
Piacevole e coinvolgente, La banda della zuppa di piselli è capace di tenere insieme situazioni divertenti e uno sguardo sulla realtà meno fiabesca, come quella di chi a tutt’oggi fugge dalla guerra e dalla fame. I personaggi non sono particolarmente approfonditi ma fanno facilmente affezionare il lettore, con quel loro mix di indoli e caratteri che li rende una squadra inarrestabile.
Il racconto di Rieke Patwardhan è proposto da Emons nella recente collana Emonsraga che si caratterizza per l’abbinamento di volume cartaceo e registrazione audio. Attivabile tramite scansione di QR code e impiego di una specifica app gratuita, la registrazione consente l’accesso al testo anche da parte di chi ha una disabilità visiva, sperimenta difficoltà legate alla dislessia o più semplicemente ama godersi una bella storia raccontata a voce alta.
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