Il segreto del Codirosso
Recensione pubblicata il: 12/10/2023
I protagonisti de Il segreto del Codirosso non sono nuovi alle avventure su carta. Il procione Pascal, la volpe Amelia, il barbagianni Cuorbianco e tutti gli altri abitanti del bosco di Querciantica sono gli stessi che abbiamo conosciuti tra le pagine di Storie di Querciantica, libro in simboli scritto da Francesca Casadio Montanari e illustrato da Marina Cremonini. Al risveglio dal letargo, le creature del bosco si trovano alle prese con una casa diroccata e misteriosa dalla quale sembrerebbe meglio tenersi alla larga e che invece attira la curiosità dei più intrepidi tra gli animali. Amelia in primis. Quella casa, che custodisce storie di un passato doloroso, è rimasta a lungo abbandonata, come avvolta da una maledizione che la voleva pericolosissima. Il coraggio delle creature del bosco porta però alla luce una verità diversa, perché anche i luoghi meno ospitali e possono farsi nido per la bellezza e per la natura.
Rispetto al primo libro dedicato al popolo di Querciantica, che presentava più storie collegate tra loro, Il segreto del Codirosso predilige una storia unica che vede contemporaneamente coinvolti tutti i personaggi. La lunghezza del racconto e il numero di protagonisti coinvolti rende dunque la lettura più complessa. In generale il volume offre una narrazione che per sintassi, lessico, articolazione e ricchezza si rivolge a un pubblico di lettori almeno della scuola primaria e soprattutto che presentino una certa dimestichezza nella lettura con i simboli. Il testo, infatti, appare non banale e la simbolizzazione secondo il modello inbook fa sì che il numero di simboli coinvolti sia piuttosto elevato.
Molto apprezzabile è, tuttavia, il fatto che vengano proposte ai lettori in crescita delle storie dalla complessità crescente, peraltro raccontate con grande precisione e illustrate in maniera molto raffinata. Il segreto del Codirosso muove infatti dalla conoscenza e dall’amore profondi per la natura dell’autrice Francesca Casadio Montanari, che si evince per esempio dalla minuzia con cui descrivere la flora e la fauna del bosco. Le illustrazioni di Marina Cremonini, dal canto loro, offrono rappresentazioni molto realistiche ma allo stesso tempo scelgono tagli e inquadrature tutt’altro che scontati. Testi e figure sono peraltro spesso collocati sulla stessa pagina, dinamizzando la lettura senza tuttavia rendere la pagina confusiva.
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