Il compleanno
Recensione pubblicata il: 10/07/2024
Difficile immagine un compleanno più incredibile di quello di Angelica: invitati, festa e regali sono tutto fuorché ordinari. La bambina protagonista di questo adorabile silent book firmato dalla pluripremiata artista Albertine ha la fortuna infatti di condividere preparativi e ricevimento con una squadra di creature insolite -un po’ animali, un po’ pupazzi, un po’ mostriciattoli – fortemente motivate a rendere indimenticabile questa giornata speciale. Insieme, Angelica e i suoi amici dormono, si fanno belli, cucinano e preparano gli addobbi e infine si scatenano, dentro e fuori casa, insieme agli invitati venuti da fuori. La festa dura fino a sera quando infine la stravagante casa torna alla sua quiete sorridente.
È un tripudio di gioia e libertà bambina, Il compleanno. C’è una casa immaginaria senza figure adulte, c’è una giocosa convivenza con amici di ogni tipo, c’è la libertà di fare cose da grandi alla maniera dei piccoli, c’è il gusto di realizzare con il massimo impegno decorazioni casalinghe e c’è il gioco, autoregolato e creativo, che assume mille e una forma. A mettere in valore questa dimensione dinamica e festosa concorrono in particolare i colori vivaci che popolano le tavole, il tratto sottile e mai stereotipato con cui Albertine dà vita ai suoi personaggi e la costruzione del libro come un autentico wimmelbuch.
Ogni pagina pullula, infatti, di personaggi diversi che fanno cose diverse. A questi si aggiunge una miriade di oggetti, altrettanto buffi e attraenti, che definiscono il contesto e rendono viva la scena. Così, i giochi nella stanza, i quadri in bagno o gli alimenti sul tavolo della colazione, bel lungi dall’essere meri elementi decorativi, contribuiscono attivamente ad arricchire e moltiplicare le ipotesi narrative che il lettore può fare in merito alla stravagante compagine che anima il libro. Il risultato è una sequenza di pagine spumeggianti in cui l’occhio del lettore viene costantemente sollecitato e chiamato a destra e a manca. Tante sono le cose da osservare e nessuna, in fin dei conti, ha priorità effettiva o più valore delle altre: aspetto, questo, che può mettere maggiormente a proprio agio quei lettori che faticano a individuare il focus della storia. Certo, si potrebbe pensare che la festeggiata (che è peraltro l’unica umana) esiga maggiore attenzione ma a ben guardare, il suo stesso atteggiamento nei confronti dei compagni e delle cose da fare, sembrerebbe dirci il contrario, ossia che la festa è di tutti, è un gioco collettivo.
Benvenute sono dunque le esplorazioni libere della pagina, le attenzioni a dettagli apparentemente insignificanti, il gioco di ritrovare personaggi e oggetti man mano che la storia scorre e la propensione a dare voce a storie parallele ma mai marginali. Perché se non c’è un vero fuoco, anche il margine sfuma e quando questo accade, anche chi fatica a stare dentro binari narrativi rigidi può finalmente trovare il suo posto e sentirsi parte della festa.
Caratteristiche del supporto:
Caratteristiche del contenuto:
Caratteristiche del testo:
Caratteristiche delle immagini:
Ti potrebbe interessare anche