Ho un po’ paura
Recensione pubblicata il: 3/10/2012
Tra i libri che dal 2000 ad oggi hanno vinto il premio internazionale Thyplo&Tactus, Ho un po’ paura è forse uno dei più interessanti. Il tentativo di costruire illustrazioni tattili partendo dall’effettiva esperienza dei bambini ciechi appare infatti qui particolarmente riuscito.
Vi si trovano, per esempio, aeroplani rappresentati con la sola elica, porte che sbattono facendo realmente rumore e abbracci familiari in forma essenzialmente simbolica. L’elenco alternato di cose piacevoli e cose paurose che compone il libro privilegia insomma un’illustrazione che prescinde dalla vista e poggia invece sugli altri sensi, spesso combinati.
Il libro che ne risulta è perciò, prima di tutto, il supporto per un momento di scambio poiché il suo contenuto valorizza abilità e conoscenze condivise. Si favorisce, così, l’incontro e l’invito a sperimentare situazioni quotidiane da punti di vista insoliti. In questa maniera la semplicità del testo e delle sue illustrazioni assume tutt’altro valore anche agli occhi dei piccoli lettori vedenti.
Il volume non è acquistabile ma è consultabile presso un gran numero di enti, biblioteche e scuole cui è stato distribuito gratuitamente dalla Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi grazie al progetto EnelCuore.
Caratteristiche del supporto:
Caratteristiche del contenuto:
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