Dulcinea nel bosco stregato
Recensione pubblicata il: 2/10/2021
C’è un pizzico di magia nell’ultimo libro di Ole Könnecke. C’è non solo perché una strega e i suoi incantesimi si trovano al centro della storia, ma anche perché nel volume si mescolano diversi aspetti che lo rendono estremamente appetibile anche per chi di lettura non vuol proprio sentir parlare. Di più agevole fruizione anche in caso di dislessia, grazie all’impiego del font testme, e in caso di prime letture, grazie alla scelta dello stampatello maiuscolo, Dulcinea nel bosco stregato ha l’aspetto di un volume corposo, proprio come un racconto da grandi, ma allo stesso tempo amichevole, con illustrazioni ampie e frequenti che ricordano l’albo illustrato e con testi immediati e lineari che non mettono in difficoltà. E se la forma del libro riesce bene nel compito di solleticare il lettore, più o meno riluttante che sia, il suo contenuto completa per bene l’opera. Ole Könnecke confeziona, infatti, una fiaba in cui tradizione e modernità si mescolano a puntino e in cui non mancano pericoli, astuzie e finali lieti.
Protagonista è la piccola Dulcinea che abita con il papà fattore in prossimità del bosco e che proprio all’inizio della storia festeggia il suo compleanno. Per l’occasione, come da tradizione famigliare, il papà si appresta a preparale una montagna di frittelle ai mirtilli con panna. Peccato che si sia scordato dei mirtilli! Rinunciare alle frittelle è fuori discussione e così l’uomo si decide ad andare a raccogliere i frutti nel bosco: proprio quel bosco da cui per anni ha messo in guardia la figlia, per via del pericolo di incontrare la strega che vi abita. Detto, fatto: pochi passi nella selva e il papà incontra la megera, ritrovandosi presto trasformato in un albero. Per fortuna Dulcinea è coraggiosa e furba e, messasi sulle tracce del padre, scova finalmente il castello della strega. Il pericolo di trovarsi a sua volta trasformata in un flauto è molto alto ma la bambina escogita un ingegnoso modo per salvare la pelle – sua e del papà – ma anche le frittelle!
Con il suo racconto limpido e diretto e le sue illustrazioni pulite e sorridenti, Dulcinea nel bosco stregato può vantare quella semplicità deliziosa che incanta il lettore. Misteriosa quanto basta per un poco di pelle d’oca, la storia di Ole Könnecke bilancia il brivido tipicamente fiabesco con figure dotate di spiccata e sottilissima ironia, ben rintracciabile, per esempio, negli strambi animali che popolano il bosco o nel fatto che con l’avanzare tra i rovi, i palloncini di compleanno di Dulcinea pian piano scompaiono.
Perfetto da condividere ad alta voce già in età prescolare, il libro offre una lettura gustosa e appagante anche per prime letture autonome: proprio quelle che lasciano un buon sapore e il desiderio di assaggiarne ancora!
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