Recensione pubblicata il: 20/03/2025

Autore Laura Cattabianchi e Patrizio Anastasi Illustratore Laura Cattabianchi e Patrizio Anastasi Editore Start Edizioni Paese di pubblicazione Italia ISBN 9788894783445 Anno 2024 Numero di pagine 20 Prezzo 120 €

Fascia d'età 6-8 anni Sezione Libri accessibili

Tipo di libro accessibile Libro tattile Accessibile in caso di Disabilità visiva Nessuna disabilità specifica

Cum-finis, là dove si finisce insieme. In quel bellissimo saggio che è Le parole sono importanti, Marco Balzano illustra bene come l’etimologia della parola confine rinvii sorprendentemente a un aspetto di apertura più che di separazione, di contatto più che di chiusura. Cosa pensare, allora, delle finestre, che nei fatti altro non sono che un confine circoscritto e comune? Più che chiuderle e segnare in maniera netta la distinzione tra ciò che è dentro e ciò che è fuori, vale forse la pena aprirle – un poco, molto o del tutto – ed esplorarne le potenzialità, in nome di quel significato originario votato all’incontro.

E proprio questo hanno fatto Laura Cattabianchi e Patrizio Anastasi, autori del libro tattile illustrato Dalla finestra, fresco vincitore del Bologna Ragazzi Award nella sezione New Horizons. Ogni doppia pagina del volume mostra infatti un tipo particolare di finestra, proposta come un’opportunità di spingersi verso un diverso pezzo di mondo, di godere di molteplici panorami naturali, architettonici e umani, di entrare in contatto con suoni e profumi che vengono da fuori e con sensazioni e pensieri che riecheggiano dentro. Ci sono finestre rionali, sul cortile e dirimpettaie, aperture pettegole e odorose, oblò e vetrate panoramiche, abbaini che aprono sul cielo e bocche di lupo che guardano in basso. Ognuna ha la sua forma e la sua storia: una forma e una storia appena appena abbozzate, quel tanto che basta per dare il la all’immaginazione del lettore.

Le finestre sono infatti rappresentate attraverso sagome fustellate essenziali, al limite del simbolico. Facilmente percepibile al tatto, ciascuna di esse si caratterizza per un materiale interno diverso che risulta significativo per la sensazione che genera, tattile in alcuni casi (come in quello delle tende che oscurano la finestra di chi spia),  uditiva in altri (come quello della carta oleata che richiama il suono della friggitoria sottostante). La pagina, dal canto suo, si caratterizza per la presenza anche di minimi elementi grafici, percepibili solo alla vista e funzionali ad aggiungere alcuni dettagli di contorno. Il risultato è un invito per il lettore a godersi una passeggiata immaginaria in cui il mondo, nella sua multiforme varietà, si svela un poco: origliato, odorato o sbirciato tanto da far venir voglia di saperne di più. O di esplorare ancora. Il libro, non a caso, presenta una sovraccoperta che diventa a sua volta uno spiraglio sul mondo. Inoltre, propone in allegato un kit, composto da un leporello fustellato e da alcuni materiali di base, con cui creare la propria personale rassegna di finestre. Perché le buone letture, si sa, non finiscono mai una volta chiusa l’ultima pagina del libro…

Ad accompagnare il lettore in questo insolito cammino tattile tra spiragli e aperture domestiche, si trova il fresco testo in rima di Laura Cattabianchi. Laura, straordinaria autrice che ci aveva già folgorato con il suo Nel bosco, firma infatti qui  sia la parte testuale sia quella di illustrazione tattile. Quest’ultima nasce, dal canto suo, in maniera decisamente insolita, sollecitata dalle forme minime di Patrizio Anastasi: una nuova e felice conferma del fatto che quella dell’essenzialità delle figure può essere una strada molto fruttuosa e versatile in un’ottica di accessibilità. La genesi di Dalla finestra è dunque fuori dal comune e, come tale, pienamente il linea con lo spirito del progetto che vi ruota intorno. Dalla finestra vede la luce, infatti, in seno a Coaabitat (Comunità Attive Attraverso la Biblioeditoria Tattile), un progetto innovativo e per certi versi sovversivo, che mira ad attivare la collettività intorno al tema della biblioeditoria tattile, creando una sensibilità nuova e nuove sinergie che facilitino la diffusione di questo tipo di libri.

La sua è una forza di tipo comunitario, che parte dal basso e che germoglia grazie a un lavoro (grandissimo) di rete. L’idea che nella condivisione e nella capillarità – degli sforzi e delle conoscenze – possa risiedere la possibilità di trasformare concretamente l’editoria tattile in un’opportunità per tutti i lettori è forse anche quella che ha portato Edizioni Start a candidare Dalla finestra al Braw: un’iniziativa apparentemente comune ma in realtà rivoluzionaria, caparbia e ambiziosa, che dice forte la necessità che i libri tattili (o accessibili, più in generale) stiano insieme agli altri e come tali vengano trattati. Un segnale, questo, importantissimo, al pari della risposta data dalla giuria del premio: una risposta che ci auguriamo possa essere a tutti gli effetti un finestra che consenta a questo tipo di libro di essere conosciuto e riconosciuto per il suo valore da un numero sempre più ampio di lettori.