Colapesce
Recensione pubblicata il: 17/05/2017
La leggenda di Colapesce, il ragazzo che poteva respirare sott’acqua, affonda le sue radici in un passato remotissimo ed è arrivata fino a noi in una moltitudine di versioni differenti. In quella felicemente proposta da Splen editore il protagonista viene messo alla prova dal re che gli chiede dapprima di recuperare una coppa gettata in fondo al mare e poi di dimostrargli, con un bastoncino incendiato, che sotto il mare c’è davvero il fuoco. Colapesce soddisfa entrambe le richieste ma dalla seconda prova non riemerge – si dice – perché impegnato a sostenere una delle colonne rotte sottomarine su cui si regge la Sicilia intera.
Grandissimo è l’omaggio che l’editore siciliano fa alla sua terra in questo volume: non solo la leggenda fa esplicito riferimento all’isola e al suo vulcano ma il testo in rima scritto da Riccardo Francaviglia trova un suggestivo controcanto nei brani in dialetto che lo accompagnano su carta e che sono altresì registrati sul cd allegato al libro. L’albo, illustrato dallo stesso Francaviglia e da Margherita Sgarlata, è infatti provvisto di audiolibro che arricchisce l’esperienza di lettura con musiche tratte da uno spettacolo di burattini dei medesimi autori e che favorisce la fruizione del racconto anche in caso di dislessia e (almeno in parte) in caso di disturbi visivi.
Suggestivo e molto piacevole all’aspetto, soprattutto in quelle tavole che danno spazio alla profondità degli abissi, Colapesce restituisce vitalità a una leggenda che si è rivelata fertilissima per molti autori di spicco – da Capuana a Calvino – e che mantiene un certo incanto anche nella più frenetica delle modernità. Non a caso il volume è stato candidato al premio Andersen 2017, come miglior libro 6-9 anni.
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