Brevissima storia di una bambina e di una gatta che volevano vivere aggrappate alla luna
Recensione pubblicata il: 3/12/2012
Che ci voglia carattere per affrontare temi delicati come la malattia è fuor di dubbio e la Brevissima storia di una bambina e di una gatta che volevano vivere aggrappate alla luna pare condensare al massimo quest’idea. Edito dalla Angolo Manzoni e vincitore 2010 del premio Cassa di Risparmio di Cento, il libro di Gianpiero Scalia unisce infatti un carattere tipografico speciale – con stampa in corpo 16 e in font Easy Reading, supportata dalla disponibilità del testo su CD MP3 – e un carattere stilistico vigorosamente delicato visto l’argomento e il pubblico di riferimento.
Si rende così ampiamente accessibile – anche in caso di dislessia o problemi di vista – un racconto denso come il miele ma fortunatamente non altrettanto sdolcinato, che affronta la malattia con gli occhi e con la voce coraggiosi della bambina che ne è affetta. Qui trovano posto marionette, dottori, amici e giocattoli mescolati a questioni ingombranti dall’anima alla morte e dall’amore alla religione: il tutto in un flusso mai fuori dagli argini nonostante l’impeto dei sentimenti che rende la lettura adatta a ragazzi dallo sguardo profondo e non velato.
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