Cosa sono i Bisogni Educativi Speciali?
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In ogni classe e in ogni scuola vi possono essere alunni che, per una varietà di ragioni, presentano una richiesta speciale di attenzione, anche limitatamente a determinati periodi e anche per motivi socio-linguistici-culturali.
A questi alunni può essere riconosciuta una condizione di “Bisogni Educativi Speciali (BES)” – Direttiva MIUR 27-12-2012. In caso di B.E.S. la scuola mette in atto strategie didattiche alternative e personalizzate, mediante la redazione del Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.).
Quando gli insegnanti si rendono conto che un alunno fatica molto nel processo di apprendimento e ritengono che questa fatica non sia legata all’area socio-linguistico-culturale, ma sia invece da imputare a motivi sanitari, invitano i genitori a chiedere una valutazione da parte di uno psicologo, in ambito privato o dell’ASL (Neuropsichiatria infantile).
C’è un’ulteriore distinzione da fare, valida soltanto per il Piemonte. Se all’origine della difficoltà di apprendimento vi sono problematiche sanitarie, i bisogni educativi speciali vengono definiti “Esigenze Educative Speciali” (L.R. 28/07 e DGR 20-7246 1703/2014).
Si possono avere Esigenze educative speciali (EES) nei seguenti casi (la sigla corrisponde alla classificazione ICF):
- F 80 Disturbo evolutivo specifico dell’eloquio e del linguaggio
- F 82 Disturbo evolutivo specifico della funzione motoria
- F 90 Sindromi ipercinetiche
- F 90.0 Disturbo dell’attività e dell’attenzione
- F 90.1 Disturbo ipercinetico della condotta
- F 90.8 Sindrome ipercinetiche di altro tipo
- F 90.9 Sindrome ipercinetica non specificata
- Livello Intellettivo Limite (o Funzionamento Cognitivo Limite) con QI compreso indicativamente tra i valori 70 ed 84
A livello nazionale i BES comprendono i DSA (disturbi specifici dell’apprendimento, come per esempio dislessia o discalculia). Sia nel caso in cui le difficoltà dello studente derivino da motivi socio-linguistici-culturali, sia quando esse derivino da una delle diagnosi sopra indicate, gli insegnanti predispongono un Piano Didattico Personalizzato.
Il P.D.P. comprende una o più delle seguenti possibilità:
- strategie didattiche alternative (per es. che non utilizzino i consueti canali della letto-scrittura)
- misure dispensative (per es. evitare le prove scritte, evitare più di una verifica/interrogazione al giorno)
- misure compensative (per es. l’utilizzo della calcolatrice o di un tablet).
Ministero della Pubblica Istruzione – BES
Direttiva MIUR 27-12-2012, “Misure d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali”
Gli alunni con BES hanno diritto all’insegnante di sostegno?
L’insegnante di sostegno è previsto soltanto per gli alunni e gli studenti con una certificazione di handicap (con o senza gravità), anche se rivedibile, cioè non definitiva.
Aggiornato al 11-03-2024
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