Storia di una coda
Prodigy Street è un’anonima via in cui nulla di interessante succede mai. O almeno così pare a Tom che proprio lì si è da poco trasferito con la madre. Ma se è vero che nomen omen, l’intitolazione della via deve pur significare qualcosa e le apparenze vengono presto smentite. Da lì a poco, infatti, si trasferisce nello stesso isolato un bizzarro signore di nome Mister Mirabilis accompagnato da suo cane Najki, e dall’istante in cui Tom ne fa la conoscenza, cose sorprendenti cominciano ad avere luogo. Non cosa casuali o del tutto impreviste, si badi bene, bensì cose ben precise che hanno a che fare con i desideri. Sarà presto chiaro, infatti, agli occhi di Tom che Najki non è un cane comune ma una creatura magica che realizza le volontà di chi gli si trova accanto. E se questo può rappresentare una grande fortuna, parimenti può farsi foriero di imprevisti e guai…
Scorrevole, intrigante e costruito su un’efficace alternanza di voci – quella del narratore esterno e quella del cane – Storia di una coda si presta ad offrire una narrazione abbordabile ma allo stesso tempo gustosa e corposa a bambini che iniziano a muoversi con una certa dimestichezza sul terreno della lettura autonoma. La presenza di illustrazioni frequenti e brillanti, in pieno stile Tony Ross, e il ricorso al corsivo per caratterizzare i capitoli che riportano la voce del cane, vanno dal canto loro a rafforzare la fruibilità di un testo già stampato con caratteristiche di alta leggibilità. Il font biancoenero, la spaziatura maggiore tra lettere, parole, righe e paragrafi, la sbandieratura a destra e la carta color crema affaticano, infatti, meno la vista e sostengono la lettura anche in caso di difficoltà legate alla dislessia. Il risultato è un racconto ricco e narrativamente ben strutturato che dà il benvenuto anche ai lettori meno forti sia in virtù della sua forma che della sua sostanza.