30 giorni per capire i Disturbi dell’Apprendimento

Recensione pubblicata il: 4/10/2023

Autore Mélanie Babe, Marine Baroukh, Charline Dunan Illustratore Andrea Q Editore Uovonero Paese di pubblicazione Italia ISBN 9788896918913 Anno 2022 Numero di pagine 160 Prezzo 16 €

Fascia d'età 12-14 anni 9-11 anni Sezione Libri accessibili Libri sulla disabilità

Tipo di libro accessibile Libro ad alta leggibilità Accessibile in caso di DSA - Disturbi Specifici dell'Apprendimento Nessuna disabilità specifica Si parla di Dislessia

L’attenzione rivolta al tema della disabilità da parte dell’editoria per ragazzi è andata crescendo negli ultimi anni . Storie potenti e meravigliose hanno squarciato tabù, offerto rappresentazioni e allargato sguardi, andando di pari passo a libri di qualità decisamente più discutibile, in cui chiari intenti prescrittivi risultano camuffati da racconti deboli e posticci. Sono volumi in qualche modo sleali, questi ultimi, che pur assumendo una forma squisitamente narrativa, si prefiggono in realtà di spiegare la disabilità e di offrire, per quanto in buona fede, istruzioni e ammonimenti in merito. Ecco allora che anche e soprattutto rispetto a queste proposte, la serie 30 giorni per capire… di Uovonero porta una significativa ventata di novità. Perché qui non ci sono travestimenti o inganni, i libri intendono aiutare i ragazzi a conoscere l’autismo, i disturbi visivi o i disturbi dell’apprendimento e per farlo scelgono la forma che più è congeniale a uno scopo divulgativo: il manuale.

I libri di 30 giorni per capire… sono, infatti, tre manuali costruiti con grandissima intelligenza sulle esigenze dei ragazzi: chiarezza, ironia e praticità sono le loro parole chiave. Ogni volume sfida infatti i lettori a cimentarsi con una serie di challenge – dinamica, questa, molto presente nei contenuti video di cui i ragazzi sono avidi fruitori – con cui sperimentare alcuni aspetti peculiari del modo di stare al mondo di chi vive una certa condizione. Tutt’altro che tediose, le challenge sono molto creative e si rivelano particolarmente divertenti se condivise in un clima sereno con i pari. La serie in questione si presta, così, a dare i suoi migliori frutti se impiegata come strumento di azione e riflessione di gruppo: uno strumento decisamente accattivante e fuori dagli schemi consigliatissimo per le classi, per esempio. Target ideale: scuola media (ma i libri sono fruibili già dalla fine della scuola primaria), un ordine di scuola che tra l’altro è spesso bistrattato e all’interno del quale è talvolta difficile trovare delle proposte di attività davvero stimolanti.

Le challenge sono corredate da un breve approfondimento che collega l’esperienza fatta a una specifica caratteristica del disturbo trattato. In questo modo esse diventano un’occasione concreta per mettersi nei panni di qualcun altro e per capire il perché di alcuni comportamenti altrui che potrebbero altrimenti apparire strambi e indecifrabili. A chiudere ogni capitolo, l’invito a condividere sui social foto e video che attestino gli esiti delle singole challenge, con specifici hashtag: aspetto, questo, forse più critico, se si considera lo scarto tra l’età di riferimento dei volumi e l’età minima teoricamente richiesta per iscriversi ai social network più diffusi.

A rendere questo progetto davvero innovativo e meritevole ci sono tanti aspetti, di cui tre particolarmente significativi: la scelta di interloquire in maniera efficace con i reali destinatari dei volumi; la capacità di sposare un tono umoristico (mai forzato!) a un atteggiamento sempre rispettoso nei confronti di coloro che i diversi disturbi li vivono in prima persona; e l’attenzione a restituire la complessità di questi ultimi con una chiarezza estrema che non compromette, tuttavia, il rigore scientifico delle informazioni fornite. E qui viene davvero fuori tutta la solidità e la serietà di una realtà editoriale come quella di Uovonero, in cui competenze specifiche molto trasversali si integrano in maniera efficace e vincente.

 

30 giorni per capire i Disturbi dell’Apprendimento presenta specchietti e challenge dedicati a dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia. Il volume prova in particolare a far sperimentare in prima persona al lettore le difficoltà con cui le persone con DSA si confrontano abitualmente. Associare simboli e suoni, eseguire più istruzioni contemporaneamente, seguire testi scritti con forme o grafiche affaticanti, orientarsi tra numeri e grandezze, scrivere in maniera disagevole, solo per fare qualche esempio. Così, il lettore viene invitato ad eseguire concerti secondo spartiti insoliti, unire puntini tenendo la penna in posizioni ardite, mettere in ordine di grandezza oggetti poco noti, scrivere il testo di una canzone amata e insieme tenere il tempo. Gli vengono cioè proposte prove molto variegate e che difficilmente si aspetta. Allo stesso tempo, le autrici si premurano di offrire sempre un retro della medaglia, proponendo soluzioni e strumenti che possono aiutare a ovviare alle difficoltà create dai diversi disturbi.

Il lavoro fatto in questa direzione è particolarmente delicato e prezioso in relazione ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento: spesso, infatti, gli strumenti dispensativi e compensativi di cui possono beneficiare gli studenti dislessici, discalculici, disgrafici o disortografici vengono percepiti dai compagni (e prima ancora anche dagli insegnanti) come dei privilegi e non come delle soluzioni che garantiscono equità. Conoscere e riconoscere le difficoltà che possono bilanciare costituisce un tassello importante affinché la società, che prima di tutto si forma tra i banchi, possa crescere sempre più inclusiva e rispettosa.