Ti aspetto a San Qualcosa
Recensione pubblicata il: 20/10/2023
Beniamino Sidoti maneggia le parole come fossero plastilina: ci gioca, le trasforma, ne trae con destrezza inattesi spunti narrativi. Questa sua consuetudine con la lingua, con il gioco e con le storie, ha un ruolo importante anche nel suo Ti aspetto a San Qualcosa, romanzo breve recentemente pubblicato da Camelozampa.
Qui il protagonista Simone, appena trasferitosi in un paesino sperduto con il papà, decide di esplorare in maniera originale la nuova realtà in cui senza diritto di lamentela è stato catapultato. Il gioco che fa consiste nel decidere ogni giorno un libro (ma anche una canzone, un film o un gioco) diverso e di osservare e interpretare ciò che lo circonda come se fosse dentro la storia che qui si racconta. Così, per esempio, il primo giorno si muove per le viuzze del paese come fosse in un bosco dove cercare briciole di pane, orientarsi con le stelle, trovare la strada tra gli alberi. E magari farsi accompagnare da qualcuno, dal momento che la storia scelta è quella di Hansel e Gretel e che Hansel senza Gretel non ha granché senso. E in effetti sul suo cammino Simone incontra Sara, che come lui non si affanna a omologarsi e che accetta di buon grado di calarsi nel gioco. La loro è senza dubbio un’affinità elettiva che si nutre, giorno dopo giorno, di esplorazioni e di scoperte, di domande e di silenzi, di pensieri e di vicinanza fisica. Come una sorta di elemento terzo che aiuta a creare un distacco e a mettere a fuoco le cose, le storie che Simone usa come lenti tracciano sentieri e creano confidenza, aiutando a dirsi e a dire agli altri anche le cose più intime, dolorose o difficili da guardare e nominare.
Tra le pagine di Ti aspetto a San Qualcosa, pubblicate da Camelozampa con caratteristiche di alta leggibilità (compresa la spaziatura tra i paragrafi che dà respiro anche a chi fa più fatica), il lettore, idealmente di scuola media, può trovare spunti di letture ghiotte e stimoli a guardare la realtà più ordinaria con occhi differenti. Può trovare personaggi fuori dagli schemi ma profondamente credibili. E può trovare legami, emozioni e preoccupazioni che gli suonano familiari. Perché ogni buona storia – che parli di un gigante gentile, di un lupo nella foresta, di autobus a forma di gatto o di giustizieri mascherati – è una storia che parla di noi.
Caratteristiche del supporto:
Caratteristiche del contenuto:
Caratteristiche del testo:
Caratteristiche delle immagini:
Ti potrebbe interessare anche