Tempesta
Recensione pubblicata il: 7/09/2020
Instaurare un’amicizia può richiedere tempo. Molto tempo. E insieme al tempo può richiedere pazienza, perché per coltivare una sintonia occorre procedere con cautela, avanzando per tentativi e movimenti talvolta incerti, come in una danza a due improvvisata. E così i due protagonisti di Tempesta – un adorabile cagnolino dal pelo arruffato e una ragazza dai modi gentili – vedono passare più di un giorno prima di potersi avvicinare davvero. Dopo alcuni pomeriggi al parco, popolati di lunghi attese, sguardi e silenzi, sarà un evento inatteso come un forte temporale a dare una svolta al racconto, offrendo ai due protagonisti il pretesto perfetto per darsi finalmente fiducia.
Frutto del lavoro dell’artista cinese Guojing, Tempesta è un albo incantevole che sa rendere tangibili i sentimenti. Il suo gioco attentissimo di inquadrature e punti di vista, distanze e movimenti, rende infatti palpitante l’incontro tra la ragazza e il cagnolino, rendendo chi legge estremamente partecipe. Grazie a immagini dalla potenza silenziosa, quei tramonti malinconici prima e quella notte tempestosa poi, li si avverte sulla pelle, facendo proprio il ventaglio emotivo che muove di pagina in pagina i protagonisti. Quella che potrebbe apparire come una storia minima, si rivela così oltremodo densa e dilatata, capace di nascondere tra le sue pieghe un autentico tesoro di dettagli e sfumature da cogliere e di cui godere.
Intensissimo e tenero, l’albo di Guojing si presenta come un fumetto senza parole. La sua, infatti, è una scansione in quadri di dimensione variabile che evidenziano minimi passaggi del racconto e rendono molto chiaro cosa accade tra una vignetta e quella successiva. Questa continuità narrativa, unita a uno stile molto realistico, agevola una possibilità di immersione piena e appagante anche da parte di bambini che faticano a compiere inferenze raffinate o a seguire acrobazie stilistiche. L’assenza di parole, dal canto suo, amplia le possibilità di accesso al libro a tutti coloro che trovano un ostacolo nel testo scritto per ragioni legate a disturbi o disabilità come la dislessia o la sordità. Oltre che perché estremamente bello ed emozionante, Tempesta merita dunque un’attenzione particolare per la capacità di abbracciare un pubblico davvero ampio, facendo risuonare corde comuni e profonde.
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