Bilù, l’inventa sorrisi
Recensione pubblicata il: 10/05/2020
Quando sia accaduto che Buonvicino, paese noto per la cordialità e il buonumore dei suoi abitanti, sia diventato luogo di diffidenza e incomprensione nessuno lo sa. Così come nessuno sa da dove sia spuntato fuori Bilù, bambino dal sorriso contagioso che un giorno arriva a Buonvicino e inizia a interagire con gli abitanti con una gentilezza e una cortesia ormai a loro sconosciute. Un grazie dove serve, una risposta garbata, un saluto all’ingresso e all’uscita dai negozi bastano a innescare nell’imburberito paese una positiva inversione di tendenza che – manco a dirlo – trae lo sprint decisivo proprio dai bambini che vi abitano. E così, senza quasi accorgersene, i cittadini di Buonvicino tornano a parlarsi e a capirsi, a tutto vantaggio dell’intera collettività.
Breve, sorridente (proprio come Bilù) e agevole da seguire, la storia scritta da Daniela Palumbo e illustrata da Elisa Enedino si rivolge a lettori alle prese con prime letture autonome. Stampata con alcune caratteristiche di alta leggibilità come il font Testme minuscolo, la spaziatura maggiore tra lettere, parole e righe e la sbandieratura a destra, Bilù l’inventa sorrisi intende dedicare un’attenzione particolare anche a quei bambini che si cimentano con le prime esperienze di lettura fronteggiando le difficoltà imposte dalla dislessia.
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