No! Le unghie no!
Recensione pubblicata il: 5/09/2018
No! Le unghie no! è un chiaro esempio di come una storia cosiddetta su misura, ossia costruita ad hoc nei contenuti e nella forma sulle esigenze di uno specifico bambino, possa trasformarsi in una storia per tutti. Nato all’interno di un gruppo di lavoro eterogeneo, composto da genitori, insegnanti, educatori e terapisti che a vario titolo si occupano di un bimbo di nome Federico, il libro è stato confezionato per rispondere alla passione di quest’ultimo per gli animali, alla sua insofferenza verso il taglio delle unghie e alla sua preferenza per una comunicazione su base visuale. Il prototipo di No! Le unghie no! – composta da un testo in simboli corredato da illustrazioni – è stato poi sistematizzato secondo il modello in-book e reso disponibile al pubblico dalla casa editrice Homeless Book che grande attenzione dedica alla lettura in caso di difficoltà comunicative.
Contraddistinto da una struttura iterata e da un testo lineare ma con alcuni elementi di complessità (periodi con diversi complementi o alcuni discorsi diretti non esplicitamente attribuiti) No! Le unghie no! racconta la storia di un bambino che si convince a tagliare le unghie – cosa che non ama affatto fare – grazie alle vicende esemplari di alcuni animali che proprio a causa delle unghie lunghe si cacciano nei guai. L’elefante, il leone, la scimmia e la mucca si trovano infatti a rompere piscine, palloncini, gonfiabili e monopattini: tutte cose familiari al protagonista ma anche e soprattutto al lettore.
Senza pretese letterarie e artistiche, coerentemente con la sua origine, il libro porta con sé una storia semplice e facile da seguire.
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