Io Disjessica
Recensione pubblicata il: 13/02/2018
Chiamarsi Jessica e scoprirsi dislessica: se non è ironia della sorte questa… Eppure Jessica non si lascia svilire da una situazione che potrebbe scatenare facili prese in giro, ma anzi la trasformarla in un’occasione di riscatto. Con humour e capacità di sorridere dei propri difetti, la bambina diventa infatti la supereroina Disjessica, paladina delle h scordate e delle cifre scambiate. Il libro che la vede protagonista racconta con leggerezza le sue difficoltà e le sue abilità, delineando un percorso scolastico e di vita ricco di soddisfazioni, nonostante le difficoltà legate al disturbo dell’apprendimento.
Io Disjessica è un libro insolito, a metà tra l’autobiografico e il divulgativo. Senza narrare una vera e propria storia, il volume mette in evidenza alcuni aspetti particolarmente scoccianti della dislessia e suggerisce alcune strategie che si possono rivelare utili per farvi fronte. Nessuna ricetta, si badi bene, ma piuttosto trucchetti e stratagemmi che per l’autrice, cui Jessica è dichiaratamente ispirata, si sono rivelati efficaci. È una sorta di confidenza tra chi condivide le medesime difficoltà, come se l’autrice dicesse al lettore “Anche a me è capitato. Hai provato a…”, mettendolo a parte di un’esperienza che può essere d’aiuto. Contraddistinto da uno spirito entusiasta e positivo, il libro invita a non farsi sopraffare dai limiti in modo da avere la lucidità e l’energia necessari per riconoscere i propri talenti.
Scritto e illustrato con un tono confidenziale e amichevole, Io Disjessica sfrutta inoltre un font ad alta leggibilità che lo rende più fruibile anche da parte di lettori con disturbi specifici dell’apprendimento.
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