La piccola aliena del pianeta 1p36
Recensione pubblicata il: 23/11/2017
La storia della piccola aliena del pianeta 1p36 è, come dichiara la copertina del libro edito da Homeless Book, “una favola per siblings, genitori, educatori”: una narrazione intima in forma fiabesca che offre rispecchiamento e conforto a chi quotidianamente si confronta con le difficoltà implicate da un’anomalia cromosomica come quella della sindrome da delezione 1p36.
Nel racconto di Roberta Zoli, mamma coraggiosa e affettuosa di Francesca che è la protagonista del libri, molti dei sintomi che contraddistinguono la sindrome da cui è affetta la figlia vengono presentati come mostriciattoli dispettosi che rendono difficoltose anche le operazioni e le attività quotidiane più comuni. Dopo aver invaso il pianeta dove serenamente vivevano tutti i bimbi come Francesca, i mostriciattoli hanno seguito le malcapitate vittime anche nel loro trasloco sul pianeta Terra, complicando le loro funzioni cardiache, le loro abilità motorie di base, le loro percezioni sensoriali e le loro capacità cognitive. L’affetto dei familiari e l’operato dei dottori, che su questo nuovo pianeta abitano, però, offre a Francesca (e con lei a chi racconta e legge la storia) la fiducia di poter un giorno sconfiggere quelle bestiacce.
Senza pretese letterarie ma con una forte valenza umana e personale, La piccola aliena del pianeta 1p36 dà voce a un dolore e a una speranza che accomuna tanti bambini e soprattutto con disabilità, qualunque sia il pianeta da cui provengono.
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